Appello: sciopero in Kurdistan 13 maggio 2010
Domenica scorsa 9 maggio 2010 la Repubblica Islamica d’Iran ha commesso un crimine atroce impiccando cinque prigionieri politici: Farzad Kamangar, Shirin Alam Hooli, Mehdi Hosseinian, Farhad Vakili e Ali Heidarian. Uccidere e impiccare sono i metodi che per ben 31 anni il governo criminale iraniano ha usato contro la propria gente. Migliaia di nostri cari sono morti perché chiedevano che i loro diritti di esseri umani venissero rispettati, perché volevano che questo regime corrotto, repressivo e ingiusto finisse. Noi adesso dobbiamo resistere e fermare la macchina della morte.
Per opporsi ai crimini commessi dal governo iraniano, Komeleh (L’Organizzazione Kurda del Partito Comunista dell’Iran) invita tutto il popolo del Kurdistan allo sciopero generale che si terrà giovedi 13 maggio. Il Paritito dei lavoratori-comunisti dell’Iran sostiene questo appello.
Invitiamo tutto il popolo Kurdo, tutti i lavoratori, gli studenti universitari, gli insegnanti, gli studenti delle scuole, i negozianti e i funzionari ad opporsi agli atroci crimini attuati dal governo iraniano e a commemorare i cinque prigionieri politici impiccati domenica 9 maggio.
Vi invitiamo a cessare ogni attività di lavoro e ogni attività scolastica.
Uno sciopero generale e di ampia portata sarà un fattore importante per il proseguimento della nostra lotta e per consolidare la nostra unità come organizzazione, inoltre sarà una preparazione alla battaglia per rovesciare il regime islamico.
Negli ultimi mesi, milioni di persone in tutto il paese hanno dimostrato, in molti modi, l’odio verso questo governo e la loro volontà nel volerlo rovesciare.
Il successo di questo sciopero, mentre il regime sta lottando con una vasta gamma di problemi, sarà una risposta schiacciante per i loro crimini e un passo importante per rafforzare l’equilibrio politico a favore della lotta dei popoli e per la libertà di tutti in Iran.
Le persone cercano la pace in Kurdistan
Riunitevi e partecipate a questo sciopero generale per reagire con forza agli atti criminali commessi dal regime islamico. Non dobbiamo lasciare soli i nostri cari che attualmente si trovano in carcere.
Opponiamoci alle esecuzioni dei nostri cari, ai quali è stata presa la vita con l’accusa di essere degli oppositori del governo islamico. Dobbiamo reagire con forza per dimostrare al regime islamico che siamo pronti a confrontarci con loro.
Con questo sciopero generale dobbiamo chiedere che tutti i prigionieri politici siano rilasciati, dobbiamo protestare contro le esecuzioni, le torture di ogni forma, e le pressioni che vengono fatte sui prigionieri.
Il nostro scioperò sarà certamente accolto con gioia da milioni di iraniani, i quali sono alla ricerca della libertà, e potrebbe portare il rovesciamento della Repubblica Islamica d’Iran.
Basta con la Repubblica Islamica d’Iran.
Vittoria per la rivoluzione e per la libertà del popolo iraniano.
Partito Kurdo dei lavoratori-comunisti dell’Iran
10 maggio 2010
Translation: For a Free Iran
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